Un aiuto per loro

Infernali memorie di una volontaria

Anno 2006
 

• NEGOZI E SENSIBILITA’ DEI CITTADINI EMPEDOCLINI

Quando Assunta cammina per strada, la fermano in continuazione tutti, chi con aria scocciata, chi interrogativa e pretenziosa dicendo frasi del tipo “quando viene a togliere i cani che abbiamo sotto casa?”, “deve venire a pulire e a mettere l’antiparassitario ai cani davanti al mio negozio”, “la cagna di via … ha partorito e bisogna toglierla da lì prima che qualcuno l’ammazzi”, “mi dà delle medicine per i miei cani altrimenti non li curo…” ecc, ecc.
…Non sono frasi pronunciate da persone indigenti come si potrebbe credere, ma anche e soprattutto da persone facoltose, con ditte e negozi, e dal look griffato e con gioielli indosso.

All’inizio, incredula, rispondo pazientemente al posto di Assunta (per sollevarla, almeno fin a quando ci sono io, anche da queste stressanti e frustranti incombenze) che lei non è né l’impiegata dell’ufficio tutela animali, né un veterinario ASL, né l’amministratrice del canile comunale ancora inesistente e né percepisce alcun rimborso per ciò che fa (come dimostrano tutti i debiti e le spese che ha per sostenere e curare i cani empedoclini) pertanto tutte queste lamentele e richieste vanno fatte a chi di competenza (comune , ASL…) non certo ad una donna che con le sue sole forze, da anni, cerca di sopperire alle inadempienze amministrative solo per salvare i cani empedoclini da stenti, sevizie e pericoli.
Cerco pazientemente di spiegare che se qualche cane è stato adottato come cane di quartiere sono i cittadini stessi che, con facili e parche collette, possono, anzi, dovrebbero autotassarsi di pochi euro e comprare un antiparassitario o una scatola di mangime… Ma dopo l’ennesima risposta tracotante di egoismo, menefreghismo e vittimismo ipocrita del genere “no, noi abbiamo problemi, dobbiamo pensare ai cristiani”...o...  “mica siamo al nord...” ecc…
Mi spazientisco sempre di più e rispondo con toni seccati, indignati e perentori.

• Il telefono di Assunta…

Squilla in continuazione, sembra un centralino di un numero verde.
“Persone” le chiedono di prendere i propri cani, che (per motivi futili), non possono più tenere (in genere appena il cane ha bisogno di cure o fa i cuccioli vogliono disfarsene per non avere spese veterinarie o grattacapi), “persone” che le chiedono cibo o medicine o cucce per cani (perché loro i soldi li spendono solo per i cristiani), chi le comunica l’avvistamento di qualche branco su tratti stradali pericolosi, chi le dice di andare a salvare cuccioli che stanno per essere investiti come i fratellini, chi le denuncia i tentativi di sevizie, maltrattamenti, avvelenamenti e uccisioni di cani, chi si lamenta degli abbai, chi le dice di andare a prendere cani feriti…

E’ assurdo come nessuno abbia il coraggio di denunciare in prima persona alle forze dell’ordine i maltrattamenti che in genere vengono ben tollerati da tutti o per insensibilità o per omertà o per indifferenza o per pigrizia o per ignoranza....
Come nessuno abbia quel minimo di amore, empatia e carità che farebbe evitare le sevizie o farebbe prestare i primi soccorsi…
Eppure tutti sono ligi ad andare ogni domenica, vestiti bene e ingioiellati, a seguire la messa…
Così cerco di aiutarla nelle risposte a questa costante valanga di telefonate cercando di sensibilizzare, di spiegare sia la legislazione in materia, sia le competenze, sia le sanzioni amministrative e penali…
Ma in genere le risposte sono sempre simili…
E mi snervano sempre di più...

Dopo una delle tante giornate massacranti e frenetiche a causa delle tante urgenze quotidiane, la sera verso le 23, quando stavamo finalmente per mangiare Assunta riceve la telefonata dai Vigili del Fuoco di Agrigento che, accorsi sul luogo di uno dei tanti incidenti stradali provocati da cani vaganti e \o abbandonati, le comunicano che un cane è rimasto gravemente ferito e se può pensarci lei. Io, incredula, me li faccio passare al telefono per consigliare di contattare il veterinario ASL di turno per il pronto intervento veterinario o per l’eventuale eutanasia in caso di sofferenza gravissima, o il canile convenzionato di Agrigento, struttura provvista anche di ambulatorio e competente, grazie alle sovvenzioni comunali, anche per queste necessità.

Mi viene risposto, dopo una risata tra il tenero e l’ironico, che si vede che non sono del posto, dopodichè mi spiegano che l’ASL non risponde mai e non si occupa di niente, e che al numero del su indicato canile c’è sempre un nastro pre registrato con l’invito a riprovare più tardi in quanto il personale è impegnato in altri interventi. (Mi chiedo: quali interventi ???? Dato che il nastro preregistrato c’è sempre, che il numero di cani presenti in quel canile è sempre uguale tanto da spingere tutti a contattare la signora Rametta, conosciuta come unica amante e salvatrice di animali). Sono costretta a rispondere, nostro malgrado, che purtroppo non abbiamo né i mezzi, né i soldi per portarlo in una clinica veterinaria (anche perché non ci sono strutture notturne in tutta la provincia), che non abbiamo una struttura in grado di accogliere un caso grave (la casa della signora è già piena sia di cuccioli che di adulti malati) e che nello pseudocanile della ex-Montedison, che cade concretamente a pezzi, è un focolaio di malattie,topi, e parassiti, in più il Sindaco di Porto Empedocle, che già l’accusa di occuparsi e mettere in canile anche cani di altri paesi, ne avrebbe la fuorviante conferma e non darebbe più la già inconsistente erogazione saltuaria di cibo.
Abbiamo infine implorato il vigile di farsene pietosamente carico lui o l’investitore, almeno momentaneamente..
..Non abbiamo dormito dal senso di impotenza, frustrazione e sofferenza per quel’ennesima vittima di una società assurda.

• Panetterie e negozi di alimentari

Dato che il Comune non riesce ancora a capire che i cani sono costantemente abbisognevoli di cibo a prescindere dalle festività, dalle elezioni, dai tempi burocratici di gare d’appalto, riunioni di Giunta ecc.. ecc. si è presentata l’urgenza cibo perché, dopo aver razionato i sacchi di cibo rimasti dall’ultima mini-pseudo gara d’appalto estiva, che vedeva un erogazione di cibo pari a soli 1500 Euro (in cui stranamente risulta vincitrice sempre la stessa ditta…) e aver comprato da una ditta privata altro mangime per sopperire al “buco temporale” fino alla successiva mini gara d’appalto sempre promessa e sempre altrettanto facilmente posticipata, il negozio in questione non voleva fare più credito pertanto, ho deciso di comprare a titolo personale dei sacchi di mangime e “allungarli” con gli avanzi dei supermercati e delle panetterie... o almeno questa era la mia intenzione… ma poi mi sono scontrata con un'altra vergognosa realtà:
l’ipermercato Auchan di Palermo, alla mia domanda di poter parlare con qualche dirigente per poter avere o gratis o a prezzi bassi i sacchi di mangime per cani, invendibili perché scaduti o ammaccati, mi ha risposto che avevano l’ordine di non darli a nessuno, tantomeno ai canili, perché piuttosto avevano la direttiva di triturarli e buttarli via… Probabilmente secondo una filosofia per cui è meglio sprecare che dare in beneficenza, altrimenti ci si rovina la piazza!!
A queste vergognose e crudeli parole non ho saputo replicare.

Un altro ipermercato di Catania aveva inizialmente risposto all’appello ed il direttore aveva deciso di regalarci il pane non venduto ma poi tutti i suoi colleghi si sono opposti alla sua decisione ed hanno buttato tutto il pane che era destinato ai nostri poveri canuzzi.
Ma per riempire il pancino di più di duecento cani non abbiamo potuto perderci d’animo così, nonostante Assunta mi ripetesse che erano tentativi inutili perchè lì nessuno l’aiuta ma tentano solo di approfittarsi dello stato di bisogno in cui si trova, ci siamo comunque rivolte sia, attraverso incontri che con la presentazione di lettere scritte, ai supermercati di Porto Empedocle, che si sono dimostrati più scaltri ,diplomatici e accomodanti: hanno preso la richiesta scritta dicendo che dovevano fare delle riunioni con il titolare per prendere delle decisioni in merito e dopo ci avrebbero fatto sapere (stiamo ancora aspettando la risposta!!!!!!).

Un supermercato ci ha venduto, quasi a prezzo intero, alcuni pacchi di pasta scaduta!!!!!!!....
Due panetterie ci hanno venduto, a metà prezzo, pane secco invendibile!!!…
Che dire? Queste “persone” ciò che non hanno in generosità hanno in “capacità imprenditoriali” soprattutto quando sanno che Assunta è in situazioni di emergenza!!!

Addirittura Assunta, per spiegarmi con che tipo di “esseri umani” ha quotidianamente a che fare, mi ha raccontato che qualche anno prima, ha chiesto del pane secco non e invendibile ad uso umano per il canile ed una panetteria che miracolosamente, quotidianamente gliene regalava un sacco.
Tutto ciò fino a che, dopo la trasmissione di Uno mattina, forse annusando la possibilità di guadagno, questa panetteria le ha presentato un conto di ben 260 euro…
L’unica cosa che mi è venuto da rispondere per far sorridere Assunta, anche se amaramente, in questa realtà è se si fosse già iscritta all’elenco regionale delle vittime dell’usura…

Solo un supermercato ci ha dato i resti di macelleria che doveva buttare,e, miracolo: gratis!

Nel frattempo, dato il tragico epilogo delle mie speranze nella carità degli empedoclini... Molti dei quali sono le stesse persone che hanno il coraggio di telefonare ad Assunta per chiederle di risolvere problemi inerenti i cani, abbiamo messo sul sito il disperato appello che ha permesso ai cani di non morire di fame:…
altra assurdità: gli aiuti arrivano solo da centinaia di chilometri di distanza !!!

• Sparizione dei salvadanai…

Durante le sere e parti delle notti ho aiutato Assunta, che in genere è troppo esausta per farlo, a fare il punto della situazione economica e burocratica, cercando di ricostruire la storia della sua vicenda cinofila in tutte le sue parti, per capire come si è arrivati a questa situazione, come ha fatto a doversi addirittura vendere una casa per non abbandonare al loro tragico futuro i cani di Porto Empedocle e per rendermi conto dell’ammontare dei debiti attuali accumulati in quanto si è troppo lungamente fidata delle parole dei vari amministratori comunali e concretamente si è sostituita alle azioni che dovevano essere eseguite dagli organi competenti.
Per cercare di tamponarli e per racimolare soldi per ciò di cui ci sarebbe immediato bisogno in canile (e cioè cibo sano soprattutto per cuccioli e degenti, cucce, sabbia assorbente, pedane, reti per sostituire le recinzioni di fortuna ormai troppo pericolose perché arrugginite e rotte, tubi per incanalare l’acqua che cola dal tetto bucato e condurla fuori dai recinti ecc… ) le ho preparato un nuovo volantino da lasciare in giro (dato che di quelli fatti stampare dal Comune non se ne hanno più notizie o meglio, per certo ne è stato stampato solo uno... alla faccia delle promesse di sensibilizzazione e di affissione del Comune).
Abbiamo inoltre preparato i salvadanai da mettere negli esercizi commerciali ma, anche questa volta, la Signora Rametta mi ha raccontato che nella maggior parte dei casi (5 negozi esclusi) è fallita miseramente anche questa speranza..
Addirittura in una panetteria, due tabaccherie e una macelleria glieli hanno rubati!!!!
Altri negozi dove abbiamo tentato di metterli ci hanno risposto che le mance dovevano andare a chi ci lavora dentro e non per i cani!
…Porto Empedocle potrebbe avere un roseo futuro economico se esportasse tutto il bronzo di cui sono fatte le facce della maggior parte dei suoi cittadini…

• Soci che si tirano indietro invece di sostenerla…

Inoltre Assunta mi ha chiesto di essere riservata nei discorsi con la gente del luogo e non menzionare gli aiuti grazie ai quali i cani hanno scongiurato anche questa volta la morte per stenti sia per evitare atti di sciacallaggio, sia perché altrimenti i pochi soci che ci sono a Porto Empedocle, che le danno l’incredibile soma di ben 10 euro, invece di essere contenti e non sentirsi soli e magari prendere coraggio e ribellarsi alla malvagità dilagante, si possono ritirare come hanno fatto tutti quelli che, dopo le trasmissioni di Uno Mattina e del Tg 5, le hanno detto che “non l’avrebbero più aiutata perché tanto le sarebbero arrivati gli aiuti del Nord e quindi loro non si sarebbero più tolti il pane di bocca per sostenere i suoi cani!!!..”
-No comment-

• “Volontari” a pagamento o troppo sensibili per la puzza e le condizioni

Prima di andare personalmente a Porto Empedocle non riuscivo a capire come mai, anche sul fronte volontari, la situazione fosse così disastrosa poi ho potuto verificare con i miei stessi occhi ciò che Assunta mi aveva precedentemente raccontato.
Ci sono stati ben pochi volontari del luogo…e che“volontari”….:

- una ragazza che è venuta vestita bene, è entrata in canile, all’ingresso è rimasta un po’ male dell’odore forte e dei cani liberi, poi ha fatto un giro, ha detto “poverini, che pena”, ha fatto un pianto liberatore, ha detto “da domani vi aiuterò” e poi non l’abbiamo più vista. Ho provato a contattarla più volte telefonicamente, ogni volta ha risposto adducendo una giustificazione diversa e, da ultimo, mi ha detto che la situazione le faceva troppo pena per riuscire a venire a dare una mano, al che le ho fatto presente che i cani hanno più bisogno di cure, attenzioni e pulizia che non di pena…e comunque avrebbe potuto aiutare anche indirettamente volantinando o andando a chiedere a ristoranti i resti quotidiani, o organizzando banchetti di beneficenza o raccolte fondi ma poi mi ha risposto che non aveva tempo e non l’abbiamo più sentita.

- una signora, a cui la signora Rametta aveva salvato una cagna che viveva davanti al suo portone con la relativa cucciolata, scampata agli attentati che gli faceva un suo vicino di casa, probabilmente sentendosi in debito, per qualche tempo è venuta a lavare le ciotole una volta a settimana per circa 5 settimane e poi è sparita dicendo che non aveva più tempo e che c’era da fare troppo lavoro e che non se la sentiva di continuare in una situazione così disperata.

- un signore distinto che quotidianamente veniva, vestito bene, a gettare nei recinti manciate di mangime come si fa con i piccioni. Allora gli abbiamo spiegato che il mangime andava messo nelle ciotole, entrando nei recinti e non gettato in terra per evitare sia la contaminazione con le feci sia l’aumento della popolazione dei roditori, sia lo spreco del mangime che andava a finire sugli escrementi. Dopo queste spiegazioni ha detto che non lo poteva fare perché altrimenti si sarebbe sporcato tutto, si è offeso e non lo abbiamo più visto.

- un signore che entrava a prendere il mangime dei cani del canile per distribuirlo a quelli che girano nei quartieri adiacenti, a cui abbiamo detto di non farlo più perché i cani fuori possono nutrirsi con i resti che trovano in giro mentre quelli del canile hanno solo quei pochi sacchi e da allora si è offeso e non è più venuto.

- 3 ragazze che venivano una volta a settimana, rimanendo in macchina a dire “poveri cagnolini, come stanno? Qualcuno se ne dovrebbe occupare” e ogni volta intrattenevano la signora Assunta, speranzosa di convincerle a fare un po’ di “volontariato attivo”, per quasi un ora... Al che mi sono permessa di dire, dopo l’ennesima volta che il lavoro da fare era talmente tanto che quel tempo passato a dialogare doveva essere usato per pulire i recinti e i cani, che se volevano, si sarebbe potuto continuare l’amabile colloquio lavorando… Ma anche loro hanno deciso di terminare il loro “volontariato orale”.

- una ragazza, che sembrava un miracolo, è venuta per circa un mese quasi quotidianamente, per circa due ore al giorno a pulire la sala adibita a degenza per le urgenze… Ma poi a fine mese ha voluto ben 600 euro che Assunta le ha dato prendendoli dal suo stipendio, per evitare che lei ed il suo ragazzo quotidianamente la andassero a trovare a lavoro e le telefonassero a tutte le ore per chiederle ripetutamente, insistentemente e minacciosamente i soldi…

- un ragazzo che dopo aver prestato “volontariato” per circa 20 giorni ha chiesto 300 euro come rimborso spese di benzina, ritenendo insufficiente il fatto che Assunta gli pagasse ogni giorno la colazione o il pranzo..…e poi non è più venuto perché ha avuto delle notevoli entrate…

Purtroppo Assunta non può permettersi certi volontari.

Ecco perché per tutto il periodo che sono stata lì, si è subito sparsa la voce che “un alieno” era venuto dal nord pagando le spese di tasca propria, per aiutare e fare volontariato GRATIS…  Che pazza!!!!

• CANILE

Bollettino di guerra

Quasi ogni volta in “canile” c’è qualche grave imprevisto legato soprattutto alla struttura dell’ex Area Montedison, a dir poco fatiscente e pericolante:
Le reti di fortuna sono arrugginite e rotte, dovrebbero essere sostituite o aggiustate ma Assunt a non ha i soldi ed il Comune si barrica dietro la comoda scusa che la struttura è abusiva e pertanto non è possibile fare lavori di sorta.
Spesso, quando i cani tentano di scavalcare o si ammassano contro le reti per ricevere qualche rara carezza e attenzione, si feriscono, spesso anche gravemente.
Si devono portare immediatamente dall’unico veterinario che ancora fa credito e che accetta i cani che altri veterinari hanno descritto come “pulciosi da canile”,a meno che non sia una maledetta domenica, come quella maledetta domenica, allora non viene nessun veterinario,né dell’ASL né privato neanche pagandolo a peso d’oro e bisogna prendere il coraggio a due mani e fare i primi soccorsi di importanza vitale…per non far morire dissanguati i cani e farli sopravvivere fino al lunedì.

• Aggressioni tra cani innervositi dalle ridotte quantità di cibo

Il problema dei buchi temporali che il Comune lascia tra una minifornitura di mangime e l’altra provoca una spirale negativa sulle già gravi condizioni economiche e sanitarie della situazione perché comporta necessariamente la diminuzione delle razioni e la pratica di dover allungare le abituali crocchette con altro cibo racimolato alla meno peggio dato che i negozi di mangime non fanno più credito ad Assunta e tanto meno le regalano i sacchi non vendibili.
Tutto ciò provoca nei soggetti più deboli e debilitati l’insorgere di patologie gastrointestinali (che aggravano, in una spirale negativa la situazione economica perché bisogna comprare farmaci e spendere soldi per le cure veterinarie) e genera nei cani dominanti aggressioni anche gravi ai danni dei soggetti sottomessi che riportano morsi anche gravi..(in pochi giorni ho visto zampillare sangue da orecchie, musi, colli, lingue,..).
Naturalmente i veterinari Usl hanno detto più volte alla signora Assunta di non poter intervenire in alcun modo perché la struttura non è a norma..
E poi nelle interviste dicono che sono contrari alla costruzione del canile perché i cani devono stare liberi… Ma allora quando e dove dovrebbero guadagnarsi lo stipendio??

• Pellegrinaggio per mangime

Dopo il colloquio con il Sindaco e l’ennesima richiesta di fornitura di cibo evidentemente si è sparsa la notizia che il Comune stava facendo un’altra minigara d’appalto, (vinta poi dalla stessa ditta).
Questa volta però, alla luce di brutti trascorsi, abbiamo avuto l’idea di portare i sacchi in un luogo più sicuro rispetto al canile dove le mura del perimetro sono bucate tanto da permetterne il varco a qualsiasi malintenzionato agile.
Il ragazzo marocchino che aiuta Assunta a fare un po’ di pulizie e a nutrire i cani, e la stessa signora Rametta sono stati testimoni di un altro evento a dir poco incredibile: è arrivata gente in pellegrinaggio a chiedere dove stava il cibo del Comune... Alla domanda sul perché volessero saperlo rispondevano "Per curiosità"…e andavano via…
Che ciò abbia attinenza con i furti di sacchi di mangime avvenuti a novembre in canile che Assunta ha scoperto in flagranza e ha rischiato di subire un’ aggressione per tentare di impedirli? (episodio che non è stato denunciato perché i Carabinieri del luogo le hanno sconsigliato per non dover temere per la sua incolumità)
Quando si dice rubare ai poveri…

• Allagamenti

Quando si dice “piovere sul bagnato”… Mai detto fu più azzeccato..
A remare contro questa a dir poco sfortunata situazione ci si sono messe anche le avverse condizioni meteo…
Dopo qualche giorno di pioggia il tetto bucato in più punti ha iniziato a far grondare acqua tanto che molti recinti si sono allagati.
Così, dato che gli animali più deboli stavano iniziando a tossire e ad avere piaghe alle zampe abbiamo svuotato i recinti più allagati, aggiungendo cani nei recinti asciutti e pregando che non si azzannassero, cosa che invece è avvenuta ma è stata prontamente bloccata da noi prima che fosse troppo tardi..
Poi siamo andate come delle barbone a cercare in tutti i bidoni dell’immondizia qualsiasi tipo di cassa, mobile vecchio, rialzo, cassetto o ripiano per costruire delle pedane di fortuna che facessero da ponte sulla palude venutasi a creare in alcuni punti degli altri recinti.
Assunta ha provato a contattare la ditta costruttrice di cucce che l’anno scorso le vendeva quelle difettose e invendibili,a 20 euro l’una, ma stavolta le hanno risposto che ,dato che anche altri si erano fatti avanti, le hanno vendute al migliore offerente e che se le avesse pagate 60 euro ciascuna, le avrebbero vendute a lei…
Mi chiedo, dato gli empedoclini sono cattolici estremamente praticanti..la domenica, non si ricordano del passo biblico che dice
“il gesto che farete alla mia più piccola creatura bisognosa lo fate a Me”?

• TE AL TOPICIDA

Come se non bastasse tutto il resto, una mattina siamo state svegliate dal continuo squillare del cellulare di Assunta.
Si era abbattuta l’ennesima piaga..
L’ASL di concerto con il Comune aveva dato il via all’opera cittadina di derattizzazione che è sembrata più un tentativo di “decanizzazione” in quanto sono state sparse dovunque delle bustine rosa somiglianti a bustine da te, contenente topicida, senza alcuna scritta né di pericolo, nè di antidoto, né avvisi affissi(come al solito andando contro tutte le prescrizioni legali della materia) e il cellulare continuava a squillare per dirci che molti cani stavano morendo avvelenati.
Così siamo scese in paese come due furie per andare in farmacia a comprare l’antidoto (in genere è la vitamina k) e tentare di salvarli.
Alla mia richiesta di 10 scatole di antidoto il farmacista, scocciato, ha voluto sapere per chi fossero e alla mia risposta che glieli avrei pagati e per lui era irrilevante sapere per chi fossero, mi ha detto “se sono per i cani gliene do solo 5…”.
Purtroppo non c’era temo per rispondere a modo a questo “professionista” che come altri colleghi spesso si rifiutano di vendere alla signora Rametta i medicinali per i cani di cui si occupa.
Poi, chiedendo ai vari negozi se qualcuno avesse visto da che parte fossero andati a rifugiarsi i cani in preda ai dolori da avvelenamento, molti ci hanno risposto che non lo sapevano e altri ci hanno deriso dicendo ironicamente che probabilmente, data la bella giornata di sole, erano andati i spiaggia.
Siamo riusciti a salvarne solo 2 mentre nel pomeriggio tardo,dietro alcuni capannoni arroccati e abbandonati, abbiamo visto il cadavere di alcuni cani e di alcuni cuccioli.
Allora siamo scoppiate in lacrime per questa tremenda costante sensazione di lottare contro il paese dei mulini a vento, di sprecare tempo, salute, energie inutilmente…
Poi abbiamo contattato il Comune per andare a fondo della faccenda ma ci è stato risposto che la derattizzazione era avvenuta esclusivamente buttando il veleno all’interno dei tombini.
Noi, nella fretta disperata di andare a cercare i cani per tentare di salvarli, non abbiamo raccolto le prove ma sono le testimonianze di alcuni proprietari di cani che avevano avuto lo stesso problema ,ma il giorno dopo era troppo tardi per glia atti del caso perché, per evitare altri avvelenamenti di cani e magari rischiare anche la salute dei bambini, le bustine erano state raccolte e gettate dagli abitanti più sensibili.
Allora ho cercato di convincerli a lamentarsi con chi di dovere e fare delle petizioni ma mi è stato detto che già circa un anno prima avevano scritto delle lettere di protesta a questo bello e buono attentato alla salute pubblica ma l’asl aveva risposto succintamente che la derattizzazione non metteva a rischio niente e nessuno perché il prodotto usato non era tossico né per umani né per animali da compagnia.
Alla ulteriore lettera da parte di alcuni cittadini di far analizzare tale veleno, l’organo sanitario non aveva neanche dato risposta..
-No comment-

• CONTROLLI NELLE ADOZIONI LOCALI

Nessuno vuole firmare i moduli.
Abbiamo provato a fare un po’ di campagne di adozione per i cani del canile pur di farli andare via dall’ex area Montedison e di tentare di donargli un futuro decente ma la maggior parte delle persone che venivano a vedere i cani ci chiedevano cani di razza (barboncini, pinscher, yorkshire che li vanno di moda come soprammobile di casa o giocattoli per i bambini) oppure cani da caccia...
Le poche persone che sono venute ad adottare alcuni cagnolini si sono rifiutati di firmare il modulo prestampato di adozione in cui c’era l’esortazione a microchippare, sterilizzare e a tenere tutte quelle condotte verso l’animale, previste per legge (forse spaventati dall’impossibilità oggettiva di ottemperare a tutto dato che l’anagrafe canina è praticamente disattesa e inesistente) e siamo state costrette, per il bene dei canuzzi, a “fidarci” e affidarli, prendendo però i dati personali del “padrone” riservandoci di effettuare futuri controlli...

• Caso Fiocco

Proprio per la problematica sopra descritta Assunta, già oberata da tutte le emergenze e le mansioni che deve fronteggiare d sola, è andata a controllare Fiocco (che forse le stava chiedendo aiuto telepaticamente), anche esortata da sogni ricorrenti su di lui.
Ha avuto una tremenda sorpresa: nonostante mesi prima l’avesse affidato a questa persona benestante, sicura che non gli sarebbe mancato una calda cuccia, un po’ di terreno dove scorrazzare e della buona pappa (dato l’ottimo tenore di vita del proprietario) ha invece scoperto che il bel cucciolone era vistosamente deperito e denutrito e bagnato perché veniva tenuto a guardia di alcuni attrezzi da lavoro, senza cuccia, senza un riparo, cercando di proteggersi dalla pioggia solo mettendosi sotto gli strumenti, senza un riparo, nella sporcizia e senza ciotole né di acqua né di cibo, ma c’erano degli avanzi di cucina sparsi e sporchi.
Alle richieste di spiegazione di Assunta e alle sue domande sul perché fosse in quelle condizioni il “personaggio” ribadiva che il cane gli serviva per fare la guardia agli attrezzi, che non aveva bisogno di riparo perché, essendo un cane, gli animali non soffrono ma si arrangiano in ogni situazione, che non poteva sprecare soldi per comprargli una cuccia perché lui si stava costruendo una villa e non aveva denaro per il cane, che se si fosse ammalato, significava che non era forte abbastanza e che lo avrebbe fatto sopprimere e lo avrebbe sostituito con un altro migliore”.
A queste affermazioni la sig. Rametta, tra le lacrime, ha controbattuto dicendo che si era sbagliata sul suo conto, e che se non glielo avesse restituito immediatamente avrebbe chiamato i carabinieri per denunciarlo per maltrattamento.
La vicenda è finita con il ritorno di Fiocco in canile e con il pianto rotto di Assunta che mi diceva che non voleva più far adottare nessun cane dalle “bestie”che vivono lì, ma li avrebbe fatti adottare solo da animalisti del nord perché non voleva toglierli dalla padella pe farli morire nella brace...
E io non sapevo cosa risponderle...

• Caso cane sul cornicione

Un'altra vicenda che avvalora la paura di Assunta verso il modo diffuso dei suoi concittadini di trattare gli animali è questa:
Una sera riceve la segnalazione di una sua conoscente che frequenta la stessa chiesa che le riferisce di aver visto dalla casa della suocera un cane su un davanzale, tenuto perennemente ì attaccato al guinzaglio, con il rischio di rimanere impiccato nel vuoto al minimo movimento. Assunta chiedendole perché non avesse chiamato subto i carabinieri e i vigili del fuoco si è sentita rispondere che i parenti della donna ed in particolare il marito, non volevano inimicarsi i vicini, avere problemi e rischiare di essere paragonati a lei,quindi diceva di avere legate le mani ma che , visto che le stanno a cuore gli animali, volva che “super assunta”intervenisse.
Così, la Signora Rametta, ritenendo inutile qualsiasi tentativo di esortare questa signora ad agire in prima persona e dato che non c’era tempo da perdere si è recata sul posto, ha scattato le fotografie che testimoniavano la posizione precaria e pericolosa del cane e ha chiamato i Carabinieri.
All’arrivo delle forze dell’ordine è salita con loro nel posto in cui veniva detenuto questo ennesimo povero cane.
Ha così potuto vedere che si trattava di una casa in costruzione, dove già abitavano delle persone e che il cane in questione era tenuto in una specie di balcone dove però mancavano ancora le inferriate.Era legato, aveva una ciotola con acqua e cibo, così, i Carabinieri, sentendo i proprietari, avevano avvalorato quantodetto da questi ultimi è cioè che non si potevano denunciare per maltrattamento perché il cane aveva acqua e cibo a sufficienza, che appena i lavori fossero finiti avrebbe avuto tutto il balcone e che non potevano permettersi di comprare una cuccia ma che tanto non ce n’era alcun bisogno perché la cagnetta era cresciuta e abituata così...
 

Un’ennesima sconfitta…

• MISTERO SUI 10000 EURO persi nei meandri del Comune..

• TRAGICI RACCONTI

- cucciolo infilzato
- cuccioli accoltellati
- cuccioli decapitati con i bidoni della spazzatura

• L’avvocato del diavolo

- denuncia per risarcimento danni
- denuncia per insolvenza del veterinario
- denuncia per mangime ordinato telefonicamente dal Sindaco 

 

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